Progettare un portale istituzionale: 10 regole

design museumQualche tempo fa siamo stati al Museo del Design di Londra. Una carrellata di idee, pensieri e azioni pensate per migliorare la vita delle persone. Un esempio bellissimo sono gli occhiali con lenti ad acqua, progettati per distribuire nei paesi poveri un unico modello per tutte le esigenze visive, facilmente regolabile anche da un bambino.

Sul versante web fa bella mostra di sé il portale Gov.uk: il nuovo sito governativo inglese che ingloba 43 dipartimenti ministeriali e non, 327 agenzie o enti pubblici e 12 imprese pubbliche. Tutto racchiuso in un unico progetto, dal design minimale, che permette di accedere ai numerosi contenuti con visioni personalizzate per ogni dispositivo. E infatti, un PC, un tablet e un telefonino, collegati tra loro, sono a disposizione dei visitatori del museo per sperimentare e navigare contemporaneamente nelle tre versioni del sito.

Un altro monitor mostra, invece, un video con i 10 principi che sono stati usati per ottenere questo risultato. Eccoli:

Inizia dai bisogni

Il design deve iniziare pensando ai reali bisogni degli utenti. La strutturazione dei contenuti non deve pensare a cosa si vuol comunicare con quel sito da un punto di vista istituzionale o “comodo” alle logiche d’impresa, ma a quali sono le reali necessità dei fruitori di quei contenuti. Se dalle statistiche o dalle ricerche con gruppi di utenti scopriamo che le persone sono interessate maggiormente ad un dipartimento in particolare, si inizierà ad evidenziare quei contenuti, anche se da un punto di vista “governativo” quel dipartimento non è il più importante.
Ecco, una risorsa interessante per capire meglio come funziona la complessa analisi dei bisogni (in inglese).

Fai meno

I contenuti vanno limati allo stretto necessario. Comunica quello che serve e quello che fai, nulla di più. Se esistono risorse che ritieni interessati fai un link, non inglobarle nella pagina.

Usa i dati

Se rinnovi un progetto che già esiste, avrai a disposizione una mole di dati e statistiche d’uso che ti permetteranno di capire come ragionano i visitatori del sito. Un concetto interessante in natura è quello dei “sentieri battuti”. Ovvero il sentiero che si forma al passaggio ripetuto di più persone che trovano – intuitivamente – il percorso migliore per arrivare a destinazione. Non dobbiamo far altro che leggere i dati a nostra disposizione trovando così il sentiero migliore.

Semplifica anche quando è difficile

È necessario puntare sulla facilità d’uso, soprattutto quando i sistemi che soggiaciono sono complessi. Fare in modo che la complessità venga nascosta e che all’utente non resti che usare un sistema semplice ed intuitivo. Se, per esempio, una madre vuol sapere se ha il diritto di ricevere il bonus maternità non sarà necessario che legga fascicoli su fascicoli o testi legislativi scritti in burocratese. Basterà che risponda ad un semplice test (sì, no, data di nascità…) e dopo qualche risposta conoscerà i suoi diritti e otterrà le indicazioni sui passi da compiere.

Rifallo

La prima versione non è mai quella definitiva, non per nulla si parla di versione Beta. Nonostante uno studio certosino può accadere che alla prova dei fatti qualche soluzione adottata risulti poco usabile, problematica. È necessario fare molti test, valutando soprattutto i commenti degli utenti (o “utilizzatori finali”). E poi si agisce di conseguenza, abbandonando le soluzioni già sviluppate per nuove strade più gradite all’utenza.

Percorsi noti

Progettare in maniera usabile e accessibile, pensando a prodotti chiari e più “leggibili” possibile, anche a discapito dell’eleganza. Non bisogna aver paura delle soluzioni scontate, ovvie. Non dobbiamo reinventare il web design, dobbiamo, invece, soddisfare le aspettative, navigare nel campo del già noto facendo in modo che gli utenti si orientino immediatamente anche in un sito visitato per la prima volta. A questo proposito – aggiungo io – una risorsa assai utile è: UI-PATTERNS.

Non dimenticare il contesto

Non stiamo progettando per uno schermo, lo facciamo per le persone. Qualcuno userà lo smartphone, un altro preferirà il PC, c’è chi sarà abituato al web e chi conosce solo Facebook. Quando vedo un sito dal telefonino probabilmente sono in strada, ho fretta e i miei bisogni sono diversi rispetto a quando sono in poltrona con il portatile sulle ginocchia. Anche il modo di mostrare i contenuti, di offrire il servizio, deve essere necessariamente diverso in base allo strumento che si adopera.

Costruire servizi digitali, non siti web

Stiamo parlando di un sito istituzionale che offre servizi al cittadino. Quando progettiamo è in questi termini che bisogna pensare: non tanto a fare un sito quanto a dare un servizio. E oggi lo si fa via web, e tra qualche tempo – magari non così lontano – lo si farà in altro modo.

Essere coerenti, ma non uniformi a tutti i costi

Quando è possibile dovremmo usare lo stesso linguaggio, uno “schema” ben riconoscibile che aiuti l’utente ad orientarsi nelle pagine del sito. A volte però possiamo avere esigenze diverse che non ci permettono di seguire fedelmente lo schema. Non possiamo sacrificare i contenuti per uniformarci al resto, alcune pagine avranno bisogno di altri spazi, di altra organizzazione. In questo caso, dobbiamo essere certi che il nostro approccio sarà in ogni caso coerente al resto, fornendo pagine diverse ma assolutamente “familiari” agli utenti, che non si sentiranno spaesati perché ritroveranno nella pagina dei “punti fermi” nella navigazione.

Restare aperti ci rende migliori

Condivisione è la parola d’ordine. Dovremmo sempre condividere, restare aperti con i colleghi, con gli utenti, con il mondo. Condividere il codice, il design, le idee, le intenzioni e i fallimenti. Per fare qualsiasi progetto su web si usa – in piccola o in grande parte – codice sviluppato da altri e agli altri è corretto donare il proprio contributo: arriveranno commenti, nuove idee, miglioramenti. Condividere con gli utenti i propri errori ci farà avere suggerimenti e ci farà crescere. Insieme.

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Ecco la pagina con i dieci principi usati per il progetto, troverete molti esempi pratici e link a risorse interessanti.

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